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Lobianco: ''Il sindaco mi ha diffamata in consiglio comunale''

Si tratta della vicenda che ha visto l'intervento delle forze dell’ordine, sollecitate dal consigliere di Forza Italia Angela Lobianco, a seguito del diniego di accesso agli atti opposto alla stessa dall'ing. Certini, responsabile dell'ufficio tecnico comunale. I carabinieri hanno consentito allo Lobianco di poter visionare la documentazione richiesta. Pochi giorni dopo, nel corso del consiglio comunale, il consigliere Lobianco è stata invitata dal consigliere Fabrizio Notarnicola (PD), a porgere le sue scuse nei confronti del Dirigente dell’Ufficio Tecnico. Nella discussione è intervenuto anche il primo cittadino, dott. Domenico Nisi, che ha definito il gesto della consigliere un “accesso agli atti illegittimo”.
A tal proposito abbiamo intervistato direttamente il consigliere Angela Lobianco.

Consigliere Lobianco, durante il Consiglio Comunale ha dichiarato di essersi sentita minacciata e diffamata dal primo cittadino. Cos'è successo?
Ebbene si! E' il caso di dire che al danno si è aggiunta la beffa. Dopo essere stata vittima di una privazione inaudita dei mie diritti di Consigliere nel consultare gli atti di ufficio, tanto da costringermi a chiamare i Carabinieri per poter espletare il mio mandato, durante il Consiglio Comunale tenutosi ieri, il Primo Cittadino mi ha accusata di "accesso illegittimo agli atti", dicendomi che mi avrebbe denunciata per questo.

E' un vero paradosso. In buona sostanza mi ha detto che, nonostante l'intervento delle Autorità alla cui presenza, finalmente, ho potuto consultare gli atti in questione, il mio accesso agli atti è stato illegittimo come se io avessi sottratto il fascicolo. Il nostro sindaco, che si è sempre dichiarato  paladino della trasparenza, probabilmente dimentica che così come disposto dall'art. 43 T.U.O.E.L. n°267/2000, nonché per orientamento consolidato del Consiglio di Stato vi è impossibilità di opporre diniego all'accesso agli atti da parte dei consiglieri in considerazione del fatto che l'espletamento del mandato di cui sono investiti gli stessi li abilita a conoscere tutte quante le attività svolte dall'Amministrazione Comunale nonché delle aziende e degli enti dipendenti, affinché possano consapevolmente intervenire in ogni settore, tenuto conto che qualsiasi limitazione verrebbe a restringere la possibilità di intervento, sia in senso critico sia in senso costruttivo, incidendo negativamente sulla possibilità d'integrale espletamento del mandato ricevuto.

Tengo a precisare che atteggiamenti ispirati alla completa chiusura verso le esigenze della minoranza modificano negativamente la valenza dei rispettivi ruoli di governo e di controllo e ledono il principio di pari dignità di tutti i Consiglieri.

In merito a quanto accaduto prenderà dei provvedimenti?
Sto valutando le azioni da intraprendere per la tutela dei mie diritti, anche al fine di evitare che tali episodi si verifichino ancora una volta.

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